Gastroscopia
(Esofago-Gastro-Duodeno Scopia EGDS)
GASTROSCOPIA: COS’È L’EGDS?
L’esofagogastroduodenoscopia (o più comunemente Gastroscopia) è un esame che consente di esplorare l’interno del tratto digestivo superiore (esofago, stomaco e duodeno) mediante un tubo sottile flessibile dotato di una piccola telecamera che trasmette le immagini su di un monitor.
GASTROSCOPIA: A COSA SERVE
Numerose sono le indicazioni all’effettuazione di una gastroscopia, principalmente sono 3 i casi di necessità:
– Paziente con sintomi di allarme: Disfagia, sanguinamento, varici esofagee, ulcera;
– Paziente con reflusso refrattario a terapie con inibitori di pompa protonica;
– Età superiore ai 50 anni.
L’esame, visualizzando l’intero tratto digerente superiore, permette di osservarne la mucosa, di valutare i risultati di un eventuale reflusso patologico (Esofago di Barrett), lesioni della parete gastrica, come polipi o tumori, esaminare il tratto duodenale valutando eventuali ulcere da Helicobacter Pylori; offre, inoltre, la possibiilità di intervenire operativamente rimuovendo le lesioni riscontrate, i polipi o la mucosa gastrica, Diagnosi di Celiachia, per la valutazione istologica o dell’infezione da Helicobacter (per la valutazione dell’infezione esistono anche altri test Rapidi: leggi qui).
Per la predisposizione genetica allo sviluppo della Celiachia, sono disponibili, e si eseguono giornalmente, dei test Genetici su DNA salivare dei geni coinvolti nella malattia (Alleli DQ2, DQ8): senza aghi, indolori, sicuri al 100%.
COSA FARE PRIMA DELL’ESAME
Preparandosi per un’endoscopia del tratto digestivo superiore è molto importante non fumare dal giorno prima e non assumere alimenti o liquidi per 7 ore precedenti l’esame. La presenza di cibo nello stomaco infatti limiterebbe la visione, rendendo l’esame scarsamente attendibile e potrebbe inoltre determinare il vomito.
In caso di assunzione di farmaci anticoagulanti/antiaggreganti che controindicano l’esecuzione di manovre operative, consulti il suo Medico curante per l’eventuale sospensione o sostituzione.
COME SI FA L’ESAME
Durante l’esame, verranno prese tutte le precauzioni per farla stare il più comodo possibile. Verranno controllate la pressione sanguigna, il battito cardiaco e il livello di ossigeno nel sangue. Il medico potrà inoltre somministrarvi un sedativo che la farà rilassare e le darà una sensazione di assopimento, pur rimanendo sufficientemente vigile per collaborare. A seguito delle sedazione inoltre potrebbe non ricordare gran parte di questa esperienza.
Per aiutarvi a mantenere la bocca aperta durante l’endoscopia, verrà usato uno speciale boccaglio. Attraverso quest’ultimo, viene introdotto l’endoscopio lubrificato con una sostanza anestetica, che verrà poi fatto progredire dolcemente attraverso l’esofago e lo stomaco, fino a
raggiungere il duodeno. Durante l’esecuzione dell’esame endoscopico, il medico potrà introdurre dell’aria attraverso lo strumento per distendere il viscere e vedere meglio le pareti dell’organo in esame.
L’esame, comunque, non comporta dolore e l’endoscopio non interferirà con la sua respirazione. In alcuni casi, potrebbe essere necessario effettuare una biopsia, e cioè un prelievo di un campione di tessuto da esaminare successivamente al microscopio. Anche questa procedura è indolore.
ALTERNATIVE ALL’EGDS
L’endoscopia del tratto digestivo superiore, consentendo una visione diretta dell’organo in esame risulta ovviamente molto più precisa di un esame radiologico alternativo (Rx Tubo digerente) e non richiede l’esposizione ai raggi X.
RUOLO DELL’ENDOSCOPIA
L’esofagogastroduodenoscopia è un esame insostituibile per l’accertamento di alcune malattie del tratto digestivo superiore (esofagite, gastrite, ulcera, neoplasie benigne e maligne, ecc) ed ha un’accuratezza diagnostica pari al 96%. Consente inoltre di eseguire interventi terapeutici, sostituendosi alla chirurgia tradizionale (emostasi di lesioni sanguinanti,
rimozione di polipi, asportazione di corpi estranei, dilatazione di tratti stenotici, ecc).
Non eseguirla può comportare la prescrizione di terapie inappropriate ma soprattutto disconoscere eventuali patologie evolutive e tumorali, pertanto la invitiamo a consultarsi con il medico che le ha prescritto tale indagine prima di prendere una decisione definitiva.
RISCHI E COMPLICANZE
Anni di esperienza dimostrano che l’endoscopia del tratto digestivo superiore è un’indagine sicura.
Le complicazioni sono un’eventualità estremamente rara.
RECUPERO DOPO L’ESAME
Al termine dell’endoscopia, se le sono stati somministrati farmaci sedativi, sarà trattenuto in una sala dedicata fino a quando gli effetti dei medicinali non saranno esauriti.
In alcuni casi possono protrarsi alcuni problemi minori, come un leggero bruciore di gola e una sensazione di gonfiore, problemi che di norma dovrebbero sparire in circa 24 ore. Prima di poter bere o alimentarsi lei dovrà attendere circa 30 minuti.
Direttore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva è il Dott. Claudio Cassieri